L’improvvisazione estemporanea di chitarra new age in “Colour Theory” di Alexander è un’esplorazione sonora avvolta in una nube di tonalità fuzzose. L’atmosfera che emerge è intensa e avvolgente, quasi come se la musica stessa ignorasse le convenzioni del tempo e le limitazioni delle condizioni ambientali. I colori fuzzosi della chitarra sembrano fluttuare e mescolarsi, creando un paesaggio sonoro caldo e vibrante. Le note non seguono uno schema rigido, ma piuttosto si intrecciano in un flusso continuo che trascende l’orario del giorno e le calde temperature estive. La musica si sviluppa in un modo che è al tempo stesso meditativo e dinamico, come se fosse un riflesso di una giornata infinita in cui il tempo si dilata e si sfuoca. L’atmosfera estiva, pur essendo palpabile, viene quasi dimenticata mentre la chitarra si lascia trasportare da una qualità onirica e sospesa. La caldazza estiva diventa un elemento di sfondo, un’eco lontana che contribuisce a una sensazione di immersione profonda e totale nella musica.